La coerenza nei lavori espressa da
Richard Meier è una caratteristica che ha contraddistinto tutti i 50 anni di attività del suo studio, che vengono celebrati in una mostra presso la Fondazione Bisazza, nei pressi di Vicenza, in corso fino al 28 luglio.
Meier, pur essendo nato negli USA, si è formato nel suo stile di designer ed architetto alla scuola europea, dove ha incrociato il pensiero di
Le Corbusier proseguendone le ispirazioni e le tematiche, al punto da fare del bianco e della luce suoi veri tratti distintivi in tutte le installazioni, presenti in tutto il mondo e con chiari richiami ad una scuola mediterranea.
Ne sono evidenti esempi il
Getty Museum a Los Angeles o il
MACBA - Museo di Arte Contemporanea di Barcellona, ma anche in Italia Meier ha diffuso la sua dialettica estrema tra l'esterno e l'interno di un edificio, come nel caso del Museo dell'
Ara Pacis a Roma o del Villaggio residence a
Jesolo Lido.
La mostra è in realtà l'occasione per evidenziare il particolare legame dell'architetto con gli spazi privati e le abitazioni, perché numerosissimo ed assortito è il campionario di sue creazioni di accessori per la tavola come stoviglie, posate, vassoi.
Tanti piccoli oggetti che testimoniano e confermano in primis la sua predilezione per il bianco e la luminosità, e la sua capacità progettuale nell'essere artista a tutto tondo, dai piccoli dettagli fino agli edifici mozzafiato.