Il prossimo anno festeggerà i 30 anni di attività
Meritalia, il marchio e l'azienda che
Giulio Meroni ha fortemente voluto e saputo imporre all'attenzione generale con il suo fervore imprenditoriale.
La sua tenacia gli ha permesso di vincere la scommessa dichiarata, quella di trasformare
idee di design spesso estreme in prodotti finiti capaci di attirare consensi e - ovviamente - fatturato e vendite. Molte, molte vendite.
Anche all'estero, dove viene particolarmente apprezzato lo sforzo dell'azienda brianzola di produrre tutto da sé, un vero campione di
Made in Italy al 100%.
La sezione primaria è quella degli
imbottiti, che beneficia delle lavorazioni delle due divisioni (Me.Me e Me.Le) che si dedicano a metalli e legno. Ciò significa che l'intera componentistica dei
divani Meritalia ha provenienza certa e certificata, e clienti quali grandi uffici, ristoranti, alberghi sanno di affidarsi per i loro arredi di pregio a prodotti di ultima generazione, e non solo per il design sempre moderno ma per la stessa qualità compositiva improntata all'alta tecnologia di un gruppo industriale modello.
Già, perché non va trascurato che è proprio il settore dell'
arredo contract quello in cui
Meritalia eccelle, con addirittura un'apprezzatissima nicchia dedicata allo
yacht design, ma sa far sentire, e bene, la sua voce anche nel comparto casa grazie ad un servizio a 360° che non si occupa dei soli arredi ma anche delle finiture: un plus riservato ad un
pubblico molto esigente per progetti esclusivi ed abitazioni di prestigio.
Oggi
Meritalia può essere definita a tutti gli effetti una "
dinasty" italiana, dal momento che alla scomparsa di Giulio nel 2013 le redini aziendali sono passate alla moglie e soprattutto ai figli. Francesca, responsabile comunicazione ed Art Director di
Meritalia, sente la responsabilità di dover conciliare l'attività di maestri del design quali
Mario Pesce o
Karim Rashid, per citare un paio di grandi nomi che collaborano con Meritalia, con le nuove leve, i giovani talenti, quelli che portano ventate di novità in una collezione che sa ancora viaggiare a vele spiegate con pezzi quali il
divano Michetta (del 2005) o
Giulio, datato addirittura 1987 e firmato
Tobia Scarpa.
In catalogo oltre
100 oggetti di design, tra imbottiti e complementi per la zona giorno quali tavoli, sedie, librerie, per un marchio che con i suoi pezzi firmati e la grande passione per la "produzione del bello" riesce ad esportare per il 70% del suo fatturato: una passione che è la vera eredità di
Giulio Meroni, il suo lascito alla famiglia ed al comparto dell'
arredamento in Italia.