Se ami l'
interior design hai una sorta di rito periodico al quale non puoi rinunciare, un tuffo tra le pagine dell'
Adi Index del quale abbiamo già sottolineato qualche tempo fa l'importanza, perché oltre a raccogliere una selezione di tutti i migliori progetti dell'anno funge anche, per quelli inclusi, da automatica nomination per il premio di design più importante in Italia, il
Compasso d'Oro.
L'
Adi Index vuole essere una riflessione sul design stesso, perché i progetti che ne fanno parte possono riscuotere più o meno successo da parte del grande pubblico ma sono in ogni caso attentamente selezionati secondo criteri di chi al design, in primo luogo, vuole davvero bene, ed ama vederlo crescere ed evolversi.
Gli stilatori hanno saputo tenersi al passo con i tempi che cambiano e le necessità di un modo che deve guardare con crescente attenzione all'impatto ambientale di quasi ogni operazione industriale: per questo motivo è nata la nuova categoria, riservata al
design per il sociale, quello eticamente sostenibile anche in considerazione di costi e dispendio di energia dei processi produttivi.
Ciò che apprezziamo maggiormente dell'iniziativa dell'
Adi è il suo desiderio di modificare in meglio il mondo, rendendolo un luogo più felice e dove la qualità della vita cresca: per questo non vengono puntati i riflettori su progetti la cui creatività è solo formale e che portino la sola estetica fine a sé stessa in primo piano, ma su qualcosa che voglia costruire un futuro migliore.
Se ci seguite sapete già che per noi il concetto "
Form Follows Function" è un valore fondamentale!