Ricordate Sergio Endrigo, con la sua immortale Ci vuole un fiore? Il cantautore ci raccontava, negli anni settanta, che "per fare un tavolo ci vuole il legno", ma per il design moderno e contemporaneo ci vuole anche qualcosa in più: ci vuole la scintilla del creatore di interior design il quale elabora sì il legno con cui costruisce le 4 gambe del tavolo.
Poi però decide di chiamarlo Graft Table - dove graft significa, in inglese, innesto - e così la superficie del tavolo si àncora ai suoi sostegni che sono diventati ramificati, il tutto però senza eccessi di manierismo.
Si tratta infatti di rami stilizzati, dalle forme molto pulite che restituiscono un interessante oggetto ed esercizio di design.
L'essenzialità è rafforzata dalla disponibilità di Graft Table nei soli colori bianco o nero: l'idea è di Anil Ercan, designer turco noto per il suo stile minimale e futurista.